Centaura isterica: differenze tra le versioni
(Nuova pagina: Veloce come un cavallo, avvenente come una signora e così facilmente irritabile come un umano, questo è la centaura isterica. Il suo corpo è metà quello di un cavallo e metà di un...) |
|||
Riga 1: | Riga 1: | ||
Veloce come un cavallo, avvenente come una signora e così facilmente irritabile come un umano, questo è la centaura isterica. Il suo corpo è metà quello di un cavallo e metà di una donna. È così grande come la creatura che nel magico mondo di Xhodon è citata nel carro unicorno. La centaura isterica è solo leggermente vestita, per questo più veloce però anche facilmente vulnerabile. Capita di spesso che un errante proveniente da un paese lontano la incontri ed erroneamente si lasci accecare dall'attrattivo e quasi nudo corpo e a lei troppo si avvicini risvegli la furia incontrollabile dell'isterica centaura. Molto suschettibile è nelle battaglie dov'è molto più soggetta a fasi di isterisce rabbia. Di fronte agli sguardi nemici si sente offesa e schernita. Senza riflettere a lungo impugna il suo arco e tira contro ogni nemico nelle sue vicinanze le sue freccie. Le sue freccie trapassano facilmente l'armatura di un coboldo ma si spezzano come cannuccie di paglia sulle corazze dei nani. Inoltre si racconta tra i dotti delle università che le centaure isteriche siano state le serve di Aodnáit, la dea terrestre degli elementi e che nel suo nome ancora oggi si aggirino nella profondità dei boschi e giardini per salvaguardare e assicurare la pace dei posti sacri. | Veloce come un cavallo, avvenente come una signora e così facilmente irritabile come un umano, questo è la centaura isterica. Il suo corpo è metà quello di un cavallo e metà di una donna. È così grande come la creatura che nel magico mondo di Xhodon è citata nel carro unicorno. La centaura isterica è solo leggermente vestita, per questo più veloce però anche facilmente vulnerabile. Capita di spesso che un errante proveniente da un paese lontano la incontri ed erroneamente si lasci accecare dall'attrattivo e quasi nudo corpo e a lei troppo si avvicini risvegli la furia incontrollabile dell'isterica centaura. Molto suschettibile è nelle battaglie dov'è molto più soggetta a fasi di isterisce rabbia. Di fronte agli sguardi nemici si sente offesa e schernita. Senza riflettere a lungo impugna il suo arco e tira contro ogni nemico nelle sue vicinanze le sue freccie. Le sue freccie trapassano facilmente l'armatura di un coboldo ma si spezzano come cannuccie di paglia sulle corazze dei nani. Inoltre si racconta tra i dotti delle università che le centaure isteriche siano state le serve di Aodnáit, la dea terrestre degli elementi e che nel suo nome ancora oggi si aggirino nella profondità dei boschi e giardini per salvaguardare e assicurare la pace dei posti sacri. | ||
+ | |||
+ | [[Categoria:Creature]] | ||
+ | [[Categoria:Indice]] |
Versione delle 16:59, 17 apr 2010
Veloce come un cavallo, avvenente come una signora e così facilmente irritabile come un umano, questo è la centaura isterica. Il suo corpo è metà quello di un cavallo e metà di una donna. È così grande come la creatura che nel magico mondo di Xhodon è citata nel carro unicorno. La centaura isterica è solo leggermente vestita, per questo più veloce però anche facilmente vulnerabile. Capita di spesso che un errante proveniente da un paese lontano la incontri ed erroneamente si lasci accecare dall'attrattivo e quasi nudo corpo e a lei troppo si avvicini risvegli la furia incontrollabile dell'isterica centaura. Molto suschettibile è nelle battaglie dov'è molto più soggetta a fasi di isterisce rabbia. Di fronte agli sguardi nemici si sente offesa e schernita. Senza riflettere a lungo impugna il suo arco e tira contro ogni nemico nelle sue vicinanze le sue freccie. Le sue freccie trapassano facilmente l'armatura di un coboldo ma si spezzano come cannuccie di paglia sulle corazze dei nani. Inoltre si racconta tra i dotti delle università che le centaure isteriche siano state le serve di Aodnáit, la dea terrestre degli elementi e che nel suo nome ancora oggi si aggirino nella profondità dei boschi e giardini per salvaguardare e assicurare la pace dei posti sacri.